Nel Giugno del 2014 avevo dedicato un post al primo episodio della saga COH.
Nel frattempo la storia è andata avanti, dedicando due episodi del fronte ovest e uno est dell'Europa.
A seguito proverò a descriverli.
Mentre il primo episodio, lo ricorderete si riferiva allo sbarco in Normandia ed agli eventi successivi (presa di Caen, presa dei porti, operazioni di paracadutisti, varie operazioni collaterali), il secondo "Tales of valor" era un espansione, con mezzi e unità nuove, maggiore controllo delle operazioni e tre piccole campagne.
"Opposing Fronts", di cui scriverò oggi, pur oramai datato, mantiene intatto tutto il fascino e l'azione di un videogioco ad alta intensità.
Entriamo nel dettaglio: due diversi fronti e due diversi modi di gestire la battaglia.
Due strategie si scontrano e si confrontano. Da un lato quello degli invasori/liberatori (dipende dal punto di vista e da quanto vi sentite filo-nazi o pro-the Queen) che devono, utilizzando alianti e mezzi minimali, attaccare e snidare il nemico.
Dall'altra parte i nazisti, che ovviamente, sfruttando il loro potenziale bellico, devono difendere la "Fortezza Europa".
All'interno dei due schieramenti, si aprono poi tre variabili. Una che privilegia l'apporto aereo, una che si avvale dell'azione dei cannoni usati in lontananza, una infine che fa affidamento sulle forze di terra o meglio dei mezzi corrazzati.
Le variabili sono molte e il terreno se usato male gioca brutti scherzi.
Come già raccontato la volta scorsa in company-of-heroes-il-gioco spesso la differenza la fanno poche variabili, piccoli dettagli che possono trasformare una poderosa azione in una mesta ritirata.
Per intenditori del genere militare, dirò che i mezzi e gli equipaggiamenti sono illustrati, visualizzati e rappresentati con dovizia di particolari e viene posta molta attenzione ai limiti di ogni mezzo/arma/equipaggiamento.
Suggerisco di partire dalle SCHERMAGLIE per prendere confidenza con l'azione, prima di lanciarsi in campagne dall'esito incerto.
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