Una serie di episodi ruotano intorno alla storia narrata, ed ognuno di essi ha una sua finalità, vuole dirci qualcosa.
L'incomprensione degli uomini di fronte al pericolo: l'assalto al supermercato e la violenza che ne segue.
L'impossibilità di comunicare: il muro di Israele, aumentato in modo esponenziale in proporzione alle paure.
Il malato che non viene sfiorato dagli zombie: una sorta di vendetta postuma della sofferenza e di chi viene guardato con sospetto perché diverso e ritenuto contagioso.
La famiglia del protagonista, presto allontanata dal luogo sicuro perché non più utili allo scopo.
Finisce, come al solito, che i veri zombie sono gli umani e allora dobbiamo rifare completamente i conti con la realtà.
Fatte queste premesse, il film è piacevole, ha grinta, scorre senza fronzoli e ci fa gustare senza fronzoli 2 ore di sparacchiamenti, fughe, disastri aerei, battaglie e dispiego di risorse in puro stile Hollywoodiano.
Dopo aver reso piacevole Dracula e giustificata la sua sete di sangue, ci rimangono solo gli zombie e qualche antica leggenda sumera per farci paura. Vediamo di accontentarci.
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