Con l'arrivo di Settembre il tempo pare tendere al bello e così, nonostante il vento del giorno prima (fortissimo accidenti a lui) decido di partire per una gita in Val Strona. Avevo vagliato varie opzioni, ma tra tutte, l'itinerario più vicino, nuovo e che garantisse un panorama super faceva propendere per questa destinazione.
Parto quindi per il Monte Capio - poco oltre 2.100 metri s.l.m. ma con una vista sulla Pianura Padana che non ha nulla da invidiare ad un 4.000 !
Solito punto di partenza Campello Monti, che sonnacchiosa viene attraversata quasi senza incontri. Scendo verso sx e attraverso un fiumiciattolo, subito la strada risale e si infila in una valletta laterale che si svela poco a poco. Incontro un solo viandante (in mimetica e armato di binocolo) che discende la valle e mi lascio trasportare dai grandi spazi alpini e dal silenzio. Il vento si fa sentire e non riesco a togliere il maglioncino.
A metà vallata mi fermo per una consultazione della carta e per una breve merenda. Ed ecco che si intravede il Passo dei Rossi (dal colore del Nichelio). Si intravede la cima del Capio, che per essere raggiunta richiede di aggirare sulla dx la cima stessa.
Eccomi sulla cima bifida, come qualcuno più poetico di me l'ha descritta. Trattasi di due punte collegate tra loro da un cavo d'acciaio che permette di superare un breve canalino. Nota bene: sulla prima cima le capre si sono sfogate e sconsiglio la permanenza. Sulla seconda cima pulita trovo il libro di vetta ma la penna non scrive (e questo spiega perché l'ultima visita è del 24 Agosto).
Il panorama è notevole, complice la giornata priva di nuvole, il Monte Rosa e i 4.000 del Vallese si fanno ammirare in tutto il loro splendore.
Nessun commento:
Posta un commento
Niente parolacce, né!