In "The Colony" torna il tormentone: ambiente, surriscaldamento, glaciazione, sopravvivenza, società distopica (o dispotica ?). Bella la scenografia, la fotografia, l'idea claustrofobica. C'è Molto di "Snowpercier", c'è "Metro 2033", altri rimandi a glaciazioni e disastri.
Troviamo l'idea che si possa sopravvivere, in condizioni terribili, nonostante tutto.
Ma come ben noto a tutti noi, l'uomo non si accontenta di sopravvivere, e così alla ricerca della speranza di un futuro migliore la colonia di umani viene attaccata da pazzi sanguinari e cannibali.
Per movimentare l'ambiente una piccola rivolta interna con un prepotente che vuole primeggiare e la bella di turno che oltre al bel fisico esprime buoni sentimenti. Che farà il nostro eroe?
Come andrà a finire? Può reggere la trama? Si, se si accetta un miscuglio di generi e qualche piccola sbavatura. Nel complesso un buon film.
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