"L'ordine di Hitler era preciso. Ma non fu eseguito. E Parigi, risparmiata dal fuoco, tornò finalmente ad essere libera dopo oltre millecinquecento giorni di occupazione tedesca.
Era il 25 agosto 1944. "Parigi brucia?" è la storia della sua riconquista: due settimane disperate e frenetiche per gli uomini della resistenza e per i soldati alleati. Per tutti loro la liberazione di Parigi era il simbolo della riscossa.
Per il Fuhrer e per il suo esercito, invece, era il segno di una irrimediabile disfatta.
Una cronaca appassionante e precisa.
Da un binomio di formidabili autori, un romanzo verità sui momenti più drammatici dell'ultima Guerra Mondiale". (tratto dal libro).
Questa volta ho fatto un vero esperimento di multimedialità: ho letto preliminarmente alcuni libri sul periodo bellico della 2° Guerra Mondiale ed in particolare sugli eventi che portarono alla liberazione di Parigi dai nazisti.
Era il 25 agosto 1944. "Parigi brucia?" è la storia della sua riconquista: due settimane disperate e frenetiche per gli uomini della resistenza e per i soldati alleati. Per tutti loro la liberazione di Parigi era il simbolo della riscossa.
Per il Fuhrer e per il suo esercito, invece, era il segno di una irrimediabile disfatta.
Una cronaca appassionante e precisa.
Da un binomio di formidabili autori, un romanzo verità sui momenti più drammatici dell'ultima Guerra Mondiale". (tratto dal libro).
Questa volta ho fatto un vero esperimento di multimedialità: ho letto preliminarmente alcuni libri sul periodo bellico della 2° Guerra Mondiale ed in particolare sugli eventi che portarono alla liberazione di Parigi dai nazisti.
Poi ho guardato il film "Parigi Brucia?" Film del 1966 diretto da René Clément e interpretato da molti bei volti del cinema del periodo: Jean Paul Belmondo, Alain Delon, Kirk Douglas, Glenn Ford, Yves Montand e altri.
Infine ho letto il libro di Dominique Lapierre e Larry Collins da cui prende origine il film, o meglio ho fatto le due cose contemporaneamente.
Risultato? Tra i resoconti del periodo, il libro ed il film, vi sono evidenti discrepanze che fanno capire come la Storia la scrivano i vincitori, mentre ai vinti due dita negli occhi.
Le liti tra i francesi e gli alleati, le rivalità tra comunisti e gaullisti, la capacità dei tedeschi, nonostante lo sbandamento generale, di tener testa a eserciti ben più numerosi, il doppiogiochismo dei francesi che tutto possono dire, ma certo non che l'ultima guerra l'abbiano vinta. Anzi.
Ben scritto il libro, bello il film, ma l'amaro in bocca resta.
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