Cogito ergo sum: Penso dunque sono. Valeva sino a qualche tempo fa. Ora vale la regola dell'ergo summit.... ovvero penso, quindi metto in piazza le mie idee... e quale migliore piazza della rete ?
La nuova Agora si chiama internet, Facebook, Twitter, Icq, perché no, anche Youporn.
La conoscenza é la materia prima di maggior valore (se ovviamente si ha qualcosa da dire) e bisogna ritenere che il modo in cui educhiamo le menti individuali e le qualità intellettuali della società ove i gruppi di persone lavorano e socializzano può essere il migliore investimento possibile.
Ma che dire di certe degenerazioni della rete? E' colpa della rete? Io penso di no. E' colpa di chi la usa. Strumenti che amplificano esageratamente la propria visibilità creano mostri.
Possiamo richiamare fenomeni archetipi come Jung, padre della psicanalisi, ma é evidente che un contesto sociale adeguato, positivo, uno scambio di cultura positivo giova alla crescita di una società.
Se nel passato le città sono state contenitori di cultura e bacini di crescita del progresso oggi questo primato si é spostato alla rete.
E' il www la nuova città, la nuova piazza, la nuova università, il nuovo mercato.
E' il www il luogo dove sperimentarela condivisione delle conoscenze.
Forse, ma questa é una mia teoria; non eravamo ancora pronti per la rete. Serviva una maggiore crescita culturale. O forse non c'é rimedio, attraverso la rete passerà la nuova crescita culturale, con tutti gli errori e le degenerazioni del caso.
Ci sarà una www 3.0 ???
Oggi Wikipedia é riconosciuta valida tanto quanto la Britannica. Ma chi garantisce sulla veridicità dei dati?
L'intelligenza collettiva esiste, é sempre esistita, ed ora può essere enormemente ampliata e messa a disposizione di tutti.
Cosa ci manca? L'onestà intellettuale. Cioè? La cultura.
La nuova Agora si chiama internet, Facebook, Twitter, Icq, perché no, anche Youporn.
La conoscenza é la materia prima di maggior valore (se ovviamente si ha qualcosa da dire) e bisogna ritenere che il modo in cui educhiamo le menti individuali e le qualità intellettuali della società ove i gruppi di persone lavorano e socializzano può essere il migliore investimento possibile.
Ma che dire di certe degenerazioni della rete? E' colpa della rete? Io penso di no. E' colpa di chi la usa. Strumenti che amplificano esageratamente la propria visibilità creano mostri.
Possiamo richiamare fenomeni archetipi come Jung, padre della psicanalisi, ma é evidente che un contesto sociale adeguato, positivo, uno scambio di cultura positivo giova alla crescita di una società.
Se nel passato le città sono state contenitori di cultura e bacini di crescita del progresso oggi questo primato si é spostato alla rete.
E' il www la nuova città, la nuova piazza, la nuova università, il nuovo mercato.
E' il www il luogo dove sperimentarela condivisione delle conoscenze.
Forse, ma questa é una mia teoria; non eravamo ancora pronti per la rete. Serviva una maggiore crescita culturale. O forse non c'é rimedio, attraverso la rete passerà la nuova crescita culturale, con tutti gli errori e le degenerazioni del caso.
Ci sarà una www 3.0 ???
Oggi Wikipedia é riconosciuta valida tanto quanto la Britannica. Ma chi garantisce sulla veridicità dei dati?
L'intelligenza collettiva esiste, é sempre esistita, ed ora può essere enormemente ampliata e messa a disposizione di tutti.
Cosa ci manca? L'onestà intellettuale. Cioè? La cultura.
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