1) Che dalla Storia non impariamo mai niente.
Ci ostiniamo a farla studiare nelle scuole, la agitiamo come spauracchio o la citiamo a sproposito come a dimostrare che siamo degli incredibili acculturati. E poi? Ad ogni variazione del nostro can can quotidiano, ci ficchiamo anima e corpo negli stessi drammatici errori di sempre.
2) Che le guerre tra poveri ci sono sempre state e sempre ci saranno. Ne é la prova che i ricchi, o non litigano, (e quindi si mettono d'accordo) oppure trovano modi più snob di protestare: si veda il lungo elenco di suicidi degli ultimi mesi tra i manager ed i riccastri AD delle società più ricche del pianeta: Adolf Merckle titolare di HeidelberCement, Ross Stephenson di Olivant, Alex Widmer CEO di Julius Bar, René Thierry Magon gestore di 1,4 miliardi $ di Madoff.
3) Che saremo sempre terroni di qualcun altro (o marocchini, o cinesi, o cingalesi, o tunisini o venusiani) a riprova che il problema non é il razzismo, ma la paura/orrore per la povertà, che letta negli occhi degli altri ci fa balenare per un attimo la nostra possibile, ipotetica ma sempre reale possibilità di passare nella schiera dei poor-man.
Che quella che si prefigura davanti a noi é solo la prima avvisaglia di un periodo difficile, ma che permetterà di esercitare il buon senso, quello che in periodi di vacche grasse tendiamo a dimenticare di avere.... Sperem!!!!
2) Che le guerre tra poveri ci sono sempre state e sempre ci saranno. Ne é la prova che i ricchi, o non litigano, (e quindi si mettono d'accordo) oppure trovano modi più snob di protestare: si veda il lungo elenco di suicidi degli ultimi mesi tra i manager ed i riccastri AD delle società più ricche del pianeta: Adolf Merckle titolare di HeidelberCement, Ross Stephenson di Olivant, Alex Widmer CEO di Julius Bar, René Thierry Magon gestore di 1,4 miliardi $ di Madoff.
3) Che saremo sempre terroni di qualcun altro (o marocchini, o cinesi, o cingalesi, o tunisini o venusiani) a riprova che il problema non é il razzismo, ma la paura/orrore per la povertà, che letta negli occhi degli altri ci fa balenare per un attimo la nostra possibile, ipotetica ma sempre reale possibilità di passare nella schiera dei poor-man.
Che quella che si prefigura davanti a noi é solo la prima avvisaglia di un periodo difficile, ma che permetterà di esercitare il buon senso, quello che in periodi di vacche grasse tendiamo a dimenticare di avere.... Sperem!!!!
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