"Il giovane Jeo Speedboat arriva come una meteora a sconvolgere la cittadina olandese di Lomark, intrappolata tra il lento scorrere del fiume e lo schermo antisuono dell'autostrada a confine con la Germania.
Eroe puro e solitario, outsider geniale, con quel nome assurdo che si è dato da sé, Joe è una vera forza centrifug da cui sorgono idee che mettono in movimento cose e persone, un concentrato di volontà e immaginazione che contagia presto i suoi nuovi amici.
Primo fra tutti Fransje, che in seguito ad un terribile incidente non può più muoversi né parlare, ma come un samurai che ha lasciato la spada per la penna, con il solo braccio che può usare scrive la cronaca delle favolose avventure in cui lo trascina Joe.
Moderni Huckelberry Finn e Tom Sawyer i due scuotono il letargico paesino con invenzioni di ogni sorta: bombe, macchine da corsa, addirittura un aeroplano per sorvolare un giardino e sbirciare una vicina naturista.
E insieme affronteranno il passaggio dal mondo degli dei e degli eroi dell'adolescenza a quello degli uomini.
Lieve e profondo, divertente e drammatico, appassionante romanzo di formazione che racconta il superamento dell'innocenza e incarna in Joe Speedboat la volontà di, la tensione verso, la ricerca delle risposte che forse ciascuno può trovare solo dentro di sé, nel tentativo di andare oltre il proprio destino, di osare essere dei sognatori". (tratto dal libro).
Se Lomark è il villaggio da cui tutti vogliono andarsene (e alcuni ci riescono) resta il fatto che, tutti vi abitano e ne hanno bisogno per legittimarsi con il resto del Mondo.
Succede così che i personaggi di questo bellissimo "romanzo di formazione" nel loro processo di crescita, pur tendendo all'evasione, fanno del loro spazio originario la base e lo sfondo per le loro avventure.
Si giunge così alla storia nella storia, quando Fransje, reso paralitico da un incidente, si aggrappa con le unghie e con i denti a Joe Speedboat, ragazzo iperattivo che renderà il piccolo villaggio vittima delle sue follie.
Le sue avventure finiranno nei diari di Lomark, scritti da Fransje e sarebbero destinati ai futuri lettori se non capitasse l'amore o qualcosa che ci assomiglia ad anticiparne i contenuti.
Si diventa grandi sfidando il prossimo a braccio di ferro (con l'unico braccio sano), si parte per l'Africa con una ruspa, si vede fuggire l'acquisito patrigno con una feluca che dall'Olanda arriverà in Egitto, si costruisce e si fa volare un aereo per vedere la vicina naturista (salvo poi restare delusi delle sue nudità).
E poi c'è l'amore o forse è altro, fa poca differenza, a Lomark con i suoi canali e il mutare delle stagioni, anche unirsi a qualcuno ha i suoi tempi e modi.
Fa ridere questo romanzo, ma fa anche riflettere e tocca punti di profonda verità. Perché l'uomo, da qualsiasi parte lo si osservi è sempre lo stesso dalla notte dei tempi.
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