Divenuto famoso a causa dell'uscita in concomitanza dei gravi episodi terroristici di Parigi, "Sottomissione" non è ciò che ci si aspetta.
In un futuro possibile, lontano ma non troppo, la fratellanza musulmana riesce a far eleggere un proprio rappresentante a Presidente della Repubblica Francese.
Come si arriva a questo fatto epocale e come i francesi vivono l'evento è ben descritto nel libro (anche se alcuni aspetti sono trascurati o solo lievemente toccati).
Quello che interessa è la totale accettazione dei fatti e l'adeguarsi della società ai cambiamenti imposti. Una rassegnazione o un rapido accodarsi per interesse personale ai nuovi padroni.
Forse l'aver avuto la Repubblica di Vichy e l'occupazione nazista, ha lasciato il segno nell'inconscio francese, e Houellebecq lo rappresenta molto bene.
Resta un interessante testo e un discreto racconto. Certo un futuro su cui riflettere...
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