Ricordate Il
Tagliaerbe?
Incauto scienziato (Pierce Brosnan) trasforma
mite giardiniere ritardato mentale (Jeff Fahey) in un’entità cibernetica
potentissima che si espande in rete con prevedibili ripercussioni in termini di
delirio di potere e minaccia globale.
Si toccano molti temi: l’etica della scienza,
l’autodeterminazione, i limiti umani, l’amore.
Morale del film: da buoni propositi usano
spesso derivare pessime conseguenze.
Eravamo nel 1992.
Ora fate così: aggiungete un’inutile ventina
di minuti, gonfiate il budget di comprimari famosi – Freeman, Bettany, Murphy –
farcite con tutto ciò che è modaiolo – gingilli tecnologici, paroloni in
informatichese, manzi vestiti da G.I. Joe – e otterrete Transcendence (pronunciate con cautela, potrebbe costarvi
un’otturazione).
Perché, come ama ricordare GianLuca, ormai non si
inventa più niente.
Ah, dimenticavo: attendiamo Depp nel ruolo di Papa, è l'unico che gli manca.
Questo
post è un contributo di Ezia, ospite del mio Blog.
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