mercoledì 19 marzo 2014

ciao Sara

Dopo oltre dieci anni di soccorso in strada, ancora non ci ho fatto "il callo".
Martedì sera ore 21e20 circa. Arriva la chiamata dal 118. Codice Giallo, incidente stradale. E' qui vicino, tocca a noi.
Usciamo. Durante il tragitto il codice diventa Rosso, dividiamo i compiti, chi va alla testa, cosa portare, eccetera. Le solite cose, ripetute ad oltranza. Anche per sdrammatizzare, cosa troveremo?
Questa volta è toccato a Sara. E' evidente a tutti che l'incidente è brutto. Brutta la dinamica e le condizioni del paziente.
Si fa il proprio dovere, quello che ci hanno insegnato e quello che noi ripetiamo ai nuovi volontari.
Si cerca di dire qualche parola buona ai genitori. Si tratta il paziente, si immobilizza, si trasporta e carica, si stabilizza e si aspetta l'auto medica.
Tutto va come deve andare. Poi via di corsa all'ospedale.
Dopo dieci giorni Sara non ce l'ha fatta. Quattordici anni. Troppo presto.
Non siamo robot, siamo esseri umani. Che fanno altro nella vita e sperano di donare aiuto al prossimo. Ognuno di noi attrezzato come può di fronte al dolore ed alla morte.
E' toccato a noi, soffriamo e preghiamo cercando di stare vicini ai genitori e parenti di Sara. 
Piccolo angelo

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Perché dono