Hunger Games non fa eccezione: la nazione di Panem, è formata dalla ricca Capitol City e da tredici distretti circostanti di cui dodici abitati e uno completamente distrutto. In parte per punizione, in parte per controllare la rabbia e l'antico odio ogni anno vengono scelti due partecipanti per ogni distretto a quello che tutti chiamano Hunger Games.
Una sfida mortale ove vi è un solo sopravvissuto. E così pare andare nel nostro film, se non che Katniss del distretto 12 diviene ben presto beniamina per molti ma invisa ai potenti che vedono in lei un simbolo per la rivolta che come una scintilla potrebbe far crollare il sistema di dominio creato a favore di Capitol City ed i suoi abitanti.
Che dire: Dividi et impera! il rito come meccanismo di gestione delle frustrazioni e dell'odio; il richiamo ad archetipi e meccanismi della storia della fantascienza (si vedano i soldati in bianco); le scene dimesse ove appare quasi un ritorno al Nazismo e una sorta di Pogrom contro gli ebrei; la sfida mortale nel bosco.
Gli elementi per la riuscita del film ci sono tutti, compresi ottimi personaggi. Interessante.
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