sabato 28 ottobre 2023

La tempesta è qui


Specchiarsi nell'America, tentando a seconda dei casi di somigliarle il più o il meno possibile, é un esercizio cui gli occidentali si dedicano quasi da quando l'America esiste.
Ma da qualche tempo, quello specchio é diventato scuro, rimanda immagini sempre più confuse e allarmanti.
Luke Mogelson, uno dei grandi reporter dell'ultima generazione, è stato fra i primi ad accorgersene e a mettersi in strada, cominciando un lungo viaggio che da Ossowo in Michigan - dalla bottega di Karl Manke, il barbiere no-mask diventato un incrocio fra un eroe popolare e un guru dell'alt-right - lo ha portato fin dentro il Campidoglio saccheggiato il 6 gennaio 2021.
E alla fine Mogelson ha steso un rapporto - questo - che in alcuni momenti sembra la cronaca di un'allucinazione collettiva, in altri un romanzo americano di un genere nuovo, senza ancora un nome: mentre é soprattutto la prima, sinistra descrzione di un evento meteorologico estremo e fin qui sconosciuto.
Nient'affatto locale, e, ci convinciamo una pagina dopo l'altra, destinato a ripetersi.

Credo che il paragone con un potenziale temporale, tempesta, uragano, fatto da Mogelson nel suo libro, sia quanto di più calzante potesse scrivere per narrare i fatti che hanno e che stanno trascinando l'America in una vera e propria guerra civile.
Così come la tempesta ha bisogno di elementi per nascere, crescere e spostarsi... così, gli avvenimenti narrati hanno un substrato che, rimasto inascoltato nel tempo, coglie dal peggio del passato per, veicolato dai recenti terribili eventi legati al Covid19, riesplodere, trascinando con sé ogni genere di ricerca di vendetta, giustizia, odio... un libro davvero potente, in grado di capire la nazione più potente al Mondo.
 

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