mercoledì 31 dicembre 2014

Star Trek - Into Darkness

La serie di Star Trek è talmente imponente, così profondamente radicata nella cultura pop degli ultimi trent'anni e certamente talmente nota che, ci si può permettere anche variazioni sul tema.
Certo vi sono delle condizioni imprescindibili!
Prospettiva n. 1 - Non conosco la saga (caso rarissimo), ne ho sentito parlare ma non mi frega nulla (caso raro), l'ho vista a volte ma non mi ha preso (caso strano).
In questi casi, la visione di questo nuovo film risulterà totalmente menomata, priva di una qualsiasi logica e legata al presente. Un buon film di azione e fantascienza ma senza capo ne coda.
Prospettiva n. 2 - Conosco la saga, non ne vado matto, quindi alla visione di questi episodi random rispondo con un "mi pare che andasse in quel modo" o, "ah si, Spok è quello con le orecchie a punta".
Diamine ci sta tutta, chiaramente, ma anche in questo caso, ci perdiamo la maggior parte della logica filmica e dell'eresia voluta da J.J. Abrams. Un vero peccato.
Prospettiva n. 3 - La saga per me è come la Bibbia. Ogni qualsiasi divergenza è una blasfemia. Guai a voi. Il film è comunque molto bello, certo lo vivrete male, molto male... I personaggi non ci assomigliano, la storia non andava così, accidenti che involuzione, gli effetti di fisica teorica (tanto studiati, discussi e confermati più volte non tornano più) e non aggiungo altro.
Prospettiva n. 4 - Conosco la saga, mi è piaciuta, e anzi trovo coraggioso provare altre strade. A dimostrazione che Star Trek è ancora viva e vegeta e permette variazioni sul tema. Ecco io provo a viverla così, senza farmi tante menate ma cercando di capire dove è cambiata e se le modifiche mi piacciono. Può darsi, cari amanti de "L'ira di Khan" in versione originale, che l'idea del presente episodio vi faccia venire qualche mal di pancia.
Unico neo è il nuovo Khan, secondo me poco attinente, niente di personale con Benedict Cumberbatch, ma non è roba per lui.
Nel complesso un ottimo film, effetti speciali ben spesi e trama interessante. Attendo il seguito!
 

sabato 27 dicembre 2014

il Re Scorpione - il film

 
Film del 2002, parte dal successo de "La Mummia il ritorno" per realizzare un episodio tutto suo che poi visto il successo ha dato luogo al seguito 2 e 3.
Il solito despota che vuole distruggere e sottomettere tutti i popoli conosciuti, al suo fianco un indovina che lo rende invincibile. Ma sino a quando? L'incontro-scontro con il futuro Re Scorpione, il muscolare Dwayne The Rock Johnson (wrestler, attore e culturista) lo porterà alla rovina.
Riprende la velocità, il divertimento e il repentino cambio di scene de "La Mummia" realizzando una serie di record che superarono il film da cui prende origine.

Ottima la presenza del mai abbastanza compianto Michael Clarke Duncan nel ruolo di Balthazar il capotribù che pur titubante finisce per unirsi alle forze del Re Scorpione e contribuisce alla vittoria. Un film d'azione come non se ne vedono spesso.

Scrubs - Prima Stagione

Finalmente ho terminato la prima stagione di Scrubs. O meglio peccato! perché mi piace e quindi parto subito a vedere la seconda. Trasmessa nel 2001 in USA e sbarcata nel 2003 in Italia, grazie ad internet ora posso godermela.
Spassosissima. Primo perché fa il verso alle tante (troppe) serie televisive che hanno come punto di forza un ospedale o meglio ancora un pronto soccorso. Mentre qui si lavora su tempi lunghi e nel reparto della noia... la medicina.
Secondo perché se la comicità è la ripetizione di un evento, cambiandone solo pochi dettagli ovvero l'evento a "tormentone" ecco, Scrubs è proprio questo.
Le peripezie di J.D. Dorian e dei suoi amici di stanza e d'ospedale. Le mille sfaccettature di un ambiente crudele ma capace di affetto dalle persone meno credibili. Le torture dell'inserviente (che non ha un nome...) che sanno di bullismo d'altri tempi.
E poi la morte, continuamente in agguato, ma anche accettata come momento di riflessione sui singoli destini. Piacevole.

Amos Oz - Giuda

 
"Non siamo nati per amare più di una manciata di persone. L'amore è una faccenda intima strana e piena di contraddizioni, visto che non di rado amiamo qualcuno solo perché amiamo noi stessi, per egoismo, avidità, desiderio fisico, brama di dominare l'oggetto d'amore e asservirlo; o al contrario, per desiderio di asservirci e essere dominati dal nostro amante, e in fondo l'amore assomiglia moltissimo all'odio e gli è più prossimo di quanto non si pensi normalmente. Ecco, ad esempio, quanto ami o odi qualcuno, in entrambi i casi muori continuamente dalla voglia di sapere dove sia, con chi si trova in quel momento, se sta bene o male, che cosa fa, che cosa pensa, di cosa ha paura".
Tre persone si estraniano dal mondo, ognuno con i suoi motivi, chiusi tra le quattro mura di un vecchio edificio. Stanno tradendo qualcuno o qualcosa? O solo sé stessi? E se invece la loro scelta coraggiosa di stare lontani da tutto e tutti fosse la scelta più coraggiosa?
E Giuda? in un parallelo che si dipana capitolo dopo capitolo, rileggiamo una diversa interpretazione di questo misterioso uomo, che per tutti tradì Gesù, ma che per l'autore era il primo ed unico cristiano, che eseguì gli ordini del Messia e di fronte alla sua morte, al fallimento, si uccise.


venerdì 26 dicembre 2014

World War Z

Una serie di episodi ruotano intorno alla storia narrata, ed ognuno di essi ha una sua finalità, vuole dirci qualcosa.
L'incomprensione degli uomini di fronte al pericolo: l'assalto al supermercato e la violenza che ne segue.
L'impossibilità di comunicare: il muro di Israele, aumentato in modo esponenziale in proporzione alle paure.
Il malato che non viene sfiorato dagli zombie: una sorta di vendetta postuma della sofferenza e di chi viene guardato con sospetto perché diverso e ritenuto contagioso.
La famiglia del protagonista, presto allontanata dal luogo sicuro perché non più utili allo scopo.
Finisce, come al solito, che i veri zombie sono gli umani e allora dobbiamo rifare completamente i conti con la realtà.
Fatte queste premesse, il film è piacevole, ha grinta, scorre senza fronzoli e ci fa gustare senza fronzoli 2 ore di sparacchiamenti, fughe, disastri aerei, battaglie e dispiego di risorse in puro stile Hollywoodiano.
Dopo aver reso piacevole Dracula e giustificata la sua sete di sangue, ci rimangono solo gli zombie e qualche antica leggenda sumera per farci paura. Vediamo di accontentarci.

Grand Budapest Hotel

Non credo vi sia una sola scena di questo film che sia stata girata in esterno.
Fatta la dovuta premessa, non si può rimanere affascinati di fronte a questo film che sa molto di dolce da pasticceria (il colore delle scatole di dolci Mendl's come il color confetto dell'albergo) ma che racconta una vicenda triste in un luogo triste.
Intrigante la serie di flashback che ci riportano indietro nel tempo.
Scopriamo che oggi vi è il ricordo di uno scrittore, che poi ci appare negli anno '80 e ci riporta negli anni '30 con il racconto.
Ed è un racconto di un Europa che certo non esiste più ma che ha conservato sotto altra forma e voce gli antichi tratti di ostilità e pregiudizio.
Bellissima e rocambolesca la fuga dal carcere e la solidarietà tra concierge dei vari Hotel che collaborano per permettere a Monsieur Gustave di difendersi da un torto.
Fantastica Madame D. - alias Tilda Swinton - che pur da morta riempie la scena per tutto il film.
Anche in carcere troviamo persone buone - seppur paurosamente solo apparenza pericolose - e incredibilmente acculturate, mentre fuori i delinquenti, siano essi ricchi sfaccendati o militari in divisa nazista, proliferano indisturbati.
Assolutamente da vedere.

venerdì 19 dicembre 2014

Le origini del male - il film

Cominciamo dal battage pubblicitario: è una storia vera, questa volta è tutto vero!
Al termine del film ci vengono fatte vedere persino le foto dei veri protagonisti.
Tratto da una storia vera (ecco l'inganno, tratto)...
E così assistiamo a questo film che, senza esagerare con gli effetti speciali, ci racconta una allegra storiella di come un indemoniata venga scambiata per pazza salvo poi ripensarci (troppo tardi)...
Noi siamo convinti che sia vero e quindi prendiamo per buona la storia, la trama, i personaggi, ogni sfumatura... e invece...
Tratto da una storia vera significa che: se durante una cena uno parla di fantasmi e io ci faccio un film su quell'evento facendo uscire sul serio i fantasmi, di vero c'é stata solo la cena... rendo l'idea?
Così arrivati in fondo al film e ingannati ancora con le foto dei veri protagonisti (attori vestiti con abiti d'epoca e foto invecchiate) ci incazziamo mica male... Per favore di queste boiate non fatene più. 
Non è il modo di fare cinema, non è il modo di fare informazione, non sono horror, sono prese in giro. Punto!

Un antropologo su Marte - Oliver Sacks

Per nulla semplice inquadrare questo testo. Oliver Sacks (neurologo, scrittore e chimico inglese) ci parla dei suoi pazienti e della difficoltà di essere medico quando il male che devi curare è invisibile.
Diviso in 7 storie, affronta il male da più punti di vista.
E così vediamo passare persone che soffrono di autismo, del morbo di Tourette, che hanno delle fisse, che sono diventate daltoniche (o peggio) che erano cieche e tornano a vedere (o forse no) che sono malate e oltre a saperlo provano ad opporvisi in ogni modo.
Assistiamo al dolore ma anche alla genialità, alla speranza ed alla voglia di farla finita. Quasi un pianeta (Marte) che non riusciamo ad esplorare.
Nulla di più complicato direte voi. Si, ma talmente ben raccontate queste storie, così ben descritte da diventare quasi un romanzo, da farci apprezzare una scienza ed una branchia della medicina di una difficoltà incredibile.
Quale campo minato è il cervello eppure quale spettacolare capacità ha di adattarsi e cercare di rispondere alla difficoltà! Ne consiglio la lettura a tutti coloro vogliano rendersi conto di come "ragiona" il nostro più corpo.

James Maddock

 
Metti una sera a Cantù, al locale "All'una e trentacinque circa" ad ascoltare James Maddock. Filano via una dopo l'altra le sue canzoni, accompagnato da Alex Valle (chitarra, mandolino e non solo). Che dire? Un grande spettacolo, molto intimo, grande attenzione e partecipazione da parte del pubblico in sala. Acustica perfetta. Una chitarra ed una voce che sanno lasciare il segno. 
 

 



lunedì 15 dicembre 2014

Maisons du Monde una gita

Gita a Maisons du Monde. Bello perdersi nelle mille interpretazioni del vivere la casa. Belli i ninnoli e gli arredi proposti. Meno belli i prezzi decisamente elevati. Guardare non costa niente e così mi diverto un sacco. Speriamo che tante belle cose trovino riscontro economico più consono all'attuale crisi dei consumi ed alle vuote tasche degli italici utenti...
 




domenica 14 dicembre 2014

Fateci caso

Fateci caso: appena un opinionista pubblica un articolo a seguire si apre un dibattito. E fin qui nulla di strano, ma ripeto fateci caso, alla terza opinione tutto vira in rissa.
Irrimediabile, deleteria, inutile, scazzante, rissa.
Se l'opinionista solleva un dibattito sui rimedi per uscire dalla crisi, ci sarà sempre qualcuno che proporrà di tagliare la testa, le mani, il ciccio a qualcun altro e peggio comincerà ad insultare gli altri partecipanti al dibattito stesso.
E allora vai di "ladro", "furbo" tu voti per quello, fascista e comunista, sei del PD, voti 5 Stelle eccetera eccetera.
Bagarre da cui ovviamente non solo non si salva nessuno, ma peggio nel polverone più totale finisce la stessa possibilità di trarne un punto di vista e una benché minima idea.
Motivo? Abbiamo perso la capacità di argomentare, smarrito la serenità di dare un giudizio alle cose e non alle persone; abbiamo una tale frustrazione e odio per le opinioni altrui che ne desideriamo le peggio cose...
Altra ottima ragione per non partecipare ad alcun scambio di opinioni. Ci ho provato qualche volta e il risultato è stata una sfilza di insulti gratuiti... se avessi replicato oggi sarei morto.

The Rock - il film

E così ci confrontiamo con "The Rock", film del 1996 e diretto da Michael Bay con un cast di tutto rispetto: Nicolas Cage, Sean Connery, Ed Harris, David Morse e via discorrendo.
Un generale offeso per il comportamento scorretto, tenuto dal suo Paese nei confronti dei marines usati per missioni segrete, decide di usare Alcatraz come base per minacciare il lancio di missili armati con gas mortale.
Contro di lui e i suoi uomini, viene inviata una squadra improbabile, formata dal Dottor Goodspeed (Cage) chimico, Patrick Mason (Connery) spia britannica appena liberata da una prigione americana e marines che però muoiono quasi subito, lasciando campo libero ai nostri due.
Metà del film racconta in parallelo la presa di Alcatraz e la creazione della squadra che deve liberarla (notevole l'inseguimento in auto del riottoso Mason) la seconda parte è un continuo combattimento per evitare il lancio dei missili e rintuzzare gli attacchi reciproci.
Ben congegnato e con molti colpi di scena, benché permeato dei soliti luoghi comuni (marines che agiscono come automi, i buoni che sembrano inservienti del Mulino Bianco) non dà tregua e si giunge al termine della vicenda evitando la minaccia. Boom!

Dolci di Bianca

Altra serie di dolci prodotti da Bianca e in co-produzione famigliare :)
 




S.M. Maggiore - mercatini

Partiamo dal principio: a questo mercatino ci manca lo spazio fisico. Se tu costringi 200 bancarelle in un budello ove ce ne stanno la metà e dove il transito dei pedoni è inferiore ad una pista ciclabile, poi non devi lagnarti se 30.000 persone si trovano a tentare di essere trascinate da una parte all'altra del paese senza riuscire a capire né dove ci si trovi né cosa venga esposto.
 
Ecco quel che è successo: domenica mattina, si decide di andare in montagna dai miei e cammin facendo, nota la presenza concomitante del mercatino natalizio di Santa Maria Maggiore, li ci si reca. E' il più grande del Piemonte, qualcosa vorrà ben dire.
Già dall'uscita di Domodossola la coda di auto si ingrossa, con un serpentone a passo d'uomo che risale la Val Vigezzo. Pur prendendo viuzze laterali, ci ritroviamo all'inizio della predetta valle nel gruppone in salita... Arriviamo al parcheggio e con agile guizzo troviamo un posto libero, subito veniamo assaliti da un imbecille che teme noi si scappi senza pagare i 3 euro di sosta... Dopo una breve ma intensa lite e pagato il dovuto (a cui non intendevamo sottrarci, sia chiaro) ci incamminiamo.
 
Una bolgia senza pari ci attende, un carnaio umano che mentre procede, cerca di capire in quale girone infernale si è cacciato. Si aggiunga che, una volta infilatisi nel budello, non vi è modo di uscirne, impossibile anche solo voltarsi.
 
 Anche i cani si guardano intorno sbigottiti, e non aggiungo altro.

A confermare l'inferno ecco il fuoco.

Manuale di co-programmazione